Come e perché mangiare le bacche di Goji

  • 30 04 2022

1/6 – Introduzione

Un superfood e un componente di rilievo in molti preparati fito-cosmetici: stiamo parlando del Lycium Barbarum, più conosciuto con il nome di bacche di Goji. Questi piccoli frutti, dalle innumerevoli proprietà benefiche e dall’aspetto simile a quello dei pomodori datterini, appartengono alla famiglia delle Solanaceae. Puoi trovarli in quasi tutti i negozi di articoli bio e nei supermercati ben forniti, anche se il loro prezzo è più alto della media. Ma quali sono i motivi per i quali dovresti acquistarle? Di seguito ti spiegheremo come e perché mangiare le bacche di Goji.

2/6 – Gli utilizzi in cucina

Il prodotto è disponibile in varie forme commerciali, tra cui:

bacche essiccate
capsule
succhi di frutta ed estratti liquidi
granulare.

Il Lycium Barbarum si rivela un ottimo ingrediente per infusi e un valido sostituto dell’uva sultanina nelle preparazioni dolciarie. Ma attenzione a non esagerare con le quantità: la dose giornaliera raccomandata è di 40 g/die.

3/6 – Benefici sul sistema immunitario

Le bacche di Goji vantano componenti che non si trovano in altre specie vegetali. Si tratta dei Barbarum Polysaccharides (LBP), dei carboidrati a catena lunga in grado di rafforzare il sistema immunitario e di mantenerne l’efficienza. Un consumo regolare di questi frutti nella dieta, quindi, terrà a bada infezioni e allergie.

4/6 – Prevenzione di tumori e malattie metaboliche

L’elevata concentrazione di fito-steroli, acidi grassi insaturi e antiossidanti contenuti nei frutti del Lycium Barbarum è alla base della loro funzione protettiva dai disordini metabolici, diabete di tipo 2 in primis. Inoltre le bacche hanno una spiccata attività antinfiammatoria e antitumorale, soprattutto a livello dell’apparato gastro-intestinale e della prostata.

5/6 – Anti-aging e coadiuvante nelle diete

Le bacche di Goji apportano buone quantità di vitamina A, C, E e minerali come zinco e selenio. Insieme ai lipidi naturalmente presenti nei frutti, tali sostanze concorrono a rallentare l’invecchiamento cellulare. Il contenuto di fibre, invece, è alla base del suo potere saziante, ragion per cui l’introduzione è indicata in regimi alimentari ipocalorici.

6/6 – Effetti collaterali

Il consumo di Lycium Barbarum non è adatto a tutti: in soggetti ipersensibili può causare disturbi digestivi come vomito e nausea, mentre la presenza di trimetilglicina (betaina) e percentuali troppo elevate di selenio sono incompatibili con la gravidanza e l’allattamento. Ricorda, infine, le interazioni con i medicinali che richiedono un’elaborata sintesi a livello epatico, come gli ipoglicemizzanti, gli anticoagulanti e gli antipertensivi.

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