5 alternative alla tinta tradizionale

1/6 – Introduzione

Tingere i capelli, inizialmente era una pratica a cui si dedicavano solo le donne di età avanzata che volevano mascherare i capelli bianchi; ultimamente, con la diffusione delle tinte da supermercato, facilmente reperibili, sono molto di più le donne che fanno uso delle tinte chimiche sia per coprire i capelli bianchi, sia per giocare con il colore della propria chioma.
Quando si utilizzano questi prodotti, bisogna ricordare che l’alta concentrazione di componenti chimici danneggia il fusto, facendoci ritrovare con il tempo con i capelli secchi, sfibrati e spenti; non da meno da evitare durante la gravidanza per la possibilità di sviluppare allergie.
Con ciò, non vogliamo ostacolare l’utilizzo delle tinte ma spingere ad un corretto utilizzo, suggerendo 5 alternative alla colorazione tradizionale permanente.

2/6 – Hennè

Tre le alternative alla tinta chimica più conosciute troviamo l’hennè. L’hennè per eccellenza è quella di colore rosso rame (Lawsonia Inermis), a cui si associano erroneamente l’hennè nero (Indigo Tinctoria) ed hennè biondo (Cassia obovata); gli ultimi due hennè, non sono propriamente tali perché non fanno parte della stessa famiglia di piante.
Per sfruttare al meglio l’hennè, alla polvere si andrà ad amalgamare una parte di acqua e dell’yogurt, della camomilla, del limone o del tè per acidificare e attivare il rilascio del colore; il composto deve risultare denso come uno yogurt molto cremoso. In oltre, con le tre colorazioni di base, è possibile ottenere le diverse nuance (castano, mogano…), miscelandole tra di loro, così come si farebbe con le tinte chimiche.

3/6 – Infusi riflessanti

Diversamente dell’hennè, che sostituisce a pieno la tinta permanete, quello che suggeriamo adesso è un idea per dare riflessi o schiarire i capelli. Per lucidare e dare un riflesso diverso ai capelli, possiamo far uso di infusi di té nero o caffè (per riflessi scuri), camomilla (per schiarire), cannella o frutti rossi (per riflessi più rossastri), da unire ad una miscela di miele ed acqua demineralizzata (per rompere i polimeri di cui si compone la struttura del fusto capillare e permettere l’assorbimento).

4/6 – Tinte bio

Se non vogliamo impazzire o perdere tempo a creare da noi la nostra pappetta, e non riusciamo a sopportare odore e tempi di posa dell’henné, possiamo decidere di acquistare tinte bio o con buon inci, acquistabili online, nelle bio profumerie o nelle erboristerie. L’utilizzo di queste tinte è identico a quello delle tinte da supermercato.

5/6 – Spray coloranti

Una soluzione immediata, per cambiare colore di capelli senza danneggiarli, sono gli spray coloranti. Questi non si legano alla struttura dei capelli ma si stabilizza solo sulla parte superficiale del fusto, ed è per questo che non è permanete ma va via con un lavaggio di capelli. Queste colorazioni sono disponibili anche in nuance più particolari, e per di più sono composte da elementi accettabili e non aggressivi, che non aggrediscono i capelli.

6/6 – CC cream per capelli

Un ulteriore alternativa, meno dannosa, è l’utilizzo delle CC cream per capelli. Sono molto simili a dei riflessanti ma con una capacità tintorea maggiore, rispetto a quelli vegetali, ed hanno un inci molto più accettabile rispetto ad una tinta, per di più, sono meno dannose in quanto non contengono amuchina.

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