Come pulire e conservare le scarpe

1/6 – Introduzione

Le nonne, dicevano che per apparire sempre “in ordine” sono fondamentali almeno due cose: capelli lavati e ben pettinati e scarpe impeccabili. Se sistemare la chioma è tutto sommato facile, non lo è altrettanto avere scarpe “a prova di nonna”. Ecco qualche consiglio per pulire e conservare diversi tipi di calzature, in modo da rendere le nostre nonne fiere e soddisfatte! Eccco come fare.

2/6 Occorrente

  • scarpe varie
  • crema nutriente e lucido per pellami
  • panni morbidi
  • spazzole per il camoscio
  • carta di giornale o forme per scarpe

3/6

Anche le scarpe in pelle liscia, prima di essere pulite, devono essere perfettamente asciutte; solo così si possono eliminare i residui di sporcizia dai punti difficili come le cuciture, con una spazzola a setole medie e, impiegare poi, un panno umido per la tomaia. Per la lucidatura non vanno bene i lucidi rapidi che a lungo andare seccano e irrigidiscono la pelle, che invece deve essere costantemente nutrita con prodotti dedicati. Prestare quindi attenzione alla qualità del lucido e soprattutto al suo colore, che deve essere il più vicino possibile a quello delle scarpe. Una volta steso sulla tomaia deve essere lasciato agire (meglio se una notte intera) per poi rimuovere l’eccedenza con il solito panno di lana, come descritto nel paragrafo precedente.

4/6

Anche le scarpe in tessuto vanno prima pulite con uno straccio umido e poi strofinate, se necessario, con del detergente apposito; risciacquate con una spugna inumidita e, a tela asciutta, spazzolate accuratamente su tutta la superficie. L’uso della carta da giornale o dei tendiscarpe è indispensabile durante la fase di asciugatura, per conservarne la forma. Le scarpe in pelle verniciata necessitano di pulizia giornaliera per conservarne lucentezza e colore, evitando opacizzazioni irrimediabili o, ancor peggio, screpolature.

5/6

Anche le scarpe in pelle scamosciata vanno pulite spesso con l’apposita spazzola in nylon, gomma o setole di metallo morbide, completando il lavoro con uno straccio appena umido. Per macchie di unto o grasso avvalersi di uno smacchiatore, provato prima in un punto poco visibile, per accertarsi che non lasci aloni. Si può usare il getto di vapore del ferro da stiro per ridare consistenza al camoscio appiattito, spazzolandolo poi con movimenti circolari e ripristinare il colore originale, se sbiadito, applicando prodotti appositi reperibili nei negozi di calzoleria, facendo attenzione a distribuirli omogeneamente su tutta la scarpa, partendo dai punti più rovinati. Per gli stivali di cuoio vale lo stesso procedimento descritto per le scarpe in pelle liscia; se invece si tratta di stivali in gomma (tipo calosce), per pulirli è sufficiente passarli sotto il getto di acqua fredda e asciugarli con una pezza.

6/6 Consigli

  • Le scarpe vanno conservate in ambienti asciutti e areati.
  • Prima di indossare le scarpe tolte dalla scarpiera lasciarle, se possibile, un’ora all’aria.
  • Per eliminare gli odori all’interno delle scarpe passare una spugna appena umida intrisa di aceto aromatizzato; se internamente sono umide, utilizzare pezzetti di carbone vegetale in una garza disponendola sotto la tomaia.
Riproduzione riservata