Come Preparare L’Oleolito Di Arnica

1/5 – Introduzione

L’arnica montana o semplicemente arnica, è una pianta medicinale succulenta perenne con fusto eretto, e dai fiori completamente gialli. Totalmente ignorata nell’antichità poiché cresce solo in alta montagna, si è iniziato a trattarla sfruttandone i benefici solo intorno all’anno 1000 d. C. Le sue proprietà si estraggono dalla macerazione dei petali dei suoi fiori, detti anche capollini, ottenendo un’oleolito o olio utilizzato in fitoterapia e particolarmente indicato per la risoluzione di dolori, traumi muscolari ed ecchimosi, date le sue potenti proprietà antiinfiammatorie ed analgesiche. In varie percentuali di concentrazione esso è un unguento molto diffuso in farmacie ed erboristeria sotto forma di pomate o gel. Seguiteci se votete preparare da soli un olio di arnica del tutto naturale.

2/5 Occorrente

  • Capolini di arnica
  • Olio d’oliva
  • Olio di mandorle dolci

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Procuratevi una buona quantità di fiori di arnica, raccolti nel periodo più caldo dell’estate, quando il sole fornisce il massimo del suo calore e il loro colore giallo-arancione è più acceso. Fateli essicare per qualche giorno e poi metteteli dentro barattolo, riempendolo fino a 3/4. Procedete aggiungendo gli oli fino a coprire completamente i fiori essicati, versando olio di mandorle dolci fino alla metà del loro livello e l’altra metà completatela con olio di oliva.
Se non avete la fortuna di raccogliere personalmente i fiori, li potete acquistare comodamente in erboristeria. Non è affatto raro trovarli.

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Ricoprite il barattolo interamente con della carta di alluminio e metteteo a riposare in un luogo fresco e buio per circa un mese. Trascorso il tempo necessario, prelevate il barattolo e procedete al primo filtraggio. Prendete un altro barattolo e, coperta l’imboccatura con un colino, iniziate a versarci dentro l’oleolito in modo da eliminare i capolini. Mentre effettuate questa operazione, con un cucchiaio spremete quanto più possibile i capolini al fine di estrarre la massima concentrazione di principi attivi. Lasciate riposare il barattolo per una notte in credenza, assicurandovi di chiuderlo ermeticamente.

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Per ottenere un olio ancora più puro, bisognerà procedere ad un secondo filtraggio. Prendete una garza di cotone e mettetela su un nuovo barattolo, versateci dentro il composto. Le fibre della garza cattureranno gli ultimi residui e avrete un olio trasparente e benefico. Potrete massaggiarlo sulle zone infiammate o doloranti.

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