Come conservare i semi di lino

1/4 – Introduzione

Il lino è una pianta originaria dell’Asia, che viene coltivata dai tempi più remoti in tutto il mondo. Ne esistono tantissime varietà, che vengono utilizzate sia come un fiore decorativo, che per alcune trasformazioni industriali e di carattere medico. La riproduzione avviene a mezzo di semi, ed è proprio a riguardo di quest’ultimi, che consigliamo come conservare quelli di lino. I semi di lino si utilizzano anche in ambito culinario, basti pensare alla farina ed all’olio che si ricavano da questi prodotti. Le principali funzioni mediche riguardano le proprietà lassative, oppure un importante azione antinfiammatoria o emolliente. Non da meno, è la proprietà di contrastare l’innalzamento dei livelli di glucosio nel sangue, grazie alla presenza degli Omega 3. In questa guida ci occuperemo, pertanto, di spiegare come conservare i semi di lino.

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I semi di lino, normalmente, vengono conservati essiccandoli, ed il sistema migliore è quello di stenderli su delle graticole di paglia, oppure su dei canestri rovesciati. Per una buona riuscita dell’operazione, si può tuttavia procedere con la conservazione in barattoli di vetro o di ceramica, purché siano puliti e soprattutto sterilizzati. I barattoli con i semi devono essere accuratamente conservati in un luogo fresco ed asciutto, e con una buona frequenza devono essere aperti e controllati, in modo da visualizzare se sono stati intaccati da insetti o da muffe. In quest’ultimo caso, se la conservazione presenta degli scopi medicinali, i semi devono essere eliminati, onde evitare che possano danneggiare la salute.

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Se i semi di lino sono conservati per farli riprodurre nella stagione adeguata, è necessario raccoglierli e mantenerli all’asciutto fino al momento di collocarli in un semenzaio, per farli germinare oppure per piantarli a dimora. Una volta che i semi germogliano, danno vita a dei fiori particolarmente colorati di un colore viola pallido, da cui si estraggono delle sostanze abbastanza importanti per la realizzazione dei medicinali. Tuttavia, dobbiamo precisare che l’essiccazione rappresenta uno dei sistemi di conservazione più valido, in quanto mantiene inalterati i principi attivi contenuti nei semi stessi. Nel caso specifico del lino, visti i suoi utilizzi, quest’accorgimento si rivela di fondamentale importanza.

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I semi di lino, per essere conservati nel migliore dei modi, devono essere raccolti prima della completa maturazione e successivamente fatti essiccare. Una volta che tutto questo avviene in modo corretto, si può preparare la farina di lino, con la quale, oltre a realizzare delle pappine, si possono curare le infiammazioni di ogni genere, come gli accessi e le gastroenteriti. Per gli amanti della coltivazione del lino, è doveroso precisare che la conservazione dei semi necessita, come già accennato in fase di introduzione, di un semenzaio che deve contenere della sabbia fine e del terriccio, ed una temperatura costante intorno ai 20 gradi. La riproduzione per seme, rappresenta il sistema di propagazione più semplice e naturale per quasi tutte le piante, ed in particolare per quella del lino. Pertanto, in assoluto, l’utilizzo del semenzaio è indispensabile.

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